CODEWORK

/ Settembre 19, 2024/

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Opere che utilizzano il codice informatico come medium estetico, retorico ed
espressivo.

Termine coniato nel 2021 dall’artista statunitense Alan Sondheim, il quale ha distinto 3 macro-categorie di Codework:

  1. opere che utilizzano solo l’estetica dei linguaggi informatici (pseudo-codice)
  2. opere in cui il codice sommerso invade la superficie, rendendo illeggibile (o difficilmente leggibile) il testo di interfaccia
  3. opere in cui codice sorgente e testo di interfaccia coincidono (es. code-poetry)